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Iren, i sindacati di categoria dei settori energetici ed ambientali chiedono le dimissioni dell'amministratore delegato del gruppo

17 Maggio 2024
FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI UIL, FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, FLAEI CISL ritengono opportuno assumere i provvedimenti necessari per evitare che l’azienda possa essere associata alla vicenda sulle tangenti del Porto di Genova e quindi danneggiata

Si è svolto lo scorso 14 maggio un incontro tra la Direzione del gruppo Iren e le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI UIL, FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, FLAEI CISL.

L'ordine del giorno è stato modificato a seguito del provvedimento restrittivo nei confronti dell'Amministratore Delegato del Gruppo Iren, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti del porto di Genova.

I sindacati hanno apprezzato la tempestività della revoca delle deleghe all'Amministratore Delegato, da parte del Consiglio di Amministrazione, e la redistribuzione immediata delle medesime per garantire la piena operatività dell’azienda. Sebbene le indagini siano ancora ancora in corso e lontane dalle conclusioni processuali, per ragioni di opportunità e di tutela del Gruppo Iren, le rappresentanze dei lavoratori ritengono opportune le dimissioni da parte dell’AD stesso o la revoca dell’incarico da parte del CdA.

Nel corso dell’incontro in oggetto l’azienda ha ripetutamente sottolineato la completa estraneità del gruppo Iren all’indagine in corso, che riguarda l’incarico che Signorini rivestiva nell'autorità portuale del capoluogo ligure, ma proprio per questa ragione è opportuno assumere i provvedimenti necessari per evitare che l’azienda possa essere associata alla vicenda e quindi danneggiata, anche soltanto dal punto di vista mediatico e per le ripercussioni registrate nei giorni scorsi sulle quotazioni in borsa.

I dipendenti del Gruppo Iren sono fortemente preoccupati per quanto sta accadendo. Le lavoratrici e i lavoratori che si impegnano per lo sviluppo e per il buon funzionamento dell'azienda e tutti gli utenti che beneficiano dei servizi erogati dal gruppo meritano decisioni chiare e nette da parte di amministratori e proprietà. Auspichiamo un maggior controllo degli enti pubblici proprietari e un’attenta ponderazione nella scelta delle figure apicali di aziende che forniscono servizi pubblici in concessione. Scelte che dovrebbero essere guidate da una valutazione delle capacità, rispetto della legalità e delle competenze e non, come purtroppo a volte accade, da logiche diverse da queste.

Nel settore ambiente, così come nel settore energetico e del ciclo idrico, inoltre, da tempo i sindacati chiedono a Iren un cambio di rotta sul sistema degli appalti, che purtroppo nel nostro Paese continuano ad essere, troppo spesso, terreno di episodi di corruzione e violazione dei diritti dei lavoratori.

 

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