Dopo l'accordo sottoscritto con FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL l’azienda riconosce l’anzianità pregressa ai fini della maturazione di importanti istituti contrattuali quali l’inquadramento professionale, gli scatti di anzianità ed i permessi retribuiti. Altri 30 lavoratori in somministrazione verranno assunti con contratto a termine
Sono, nel complesso, 90 i lavoratori e le lavoratrici che, a fronte dell’accordo sottoscritto lo scorso 11 gennaio tra i sindacati di categoria FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL ed Esselunga S.p.A. passeranno alle dirette dipendenze del colosso della grande distribuzione. I “nuovi” dipendenti sono già impiegati presso lo stabilimento al quartiere SPIP, ex proprietà di un marchio storico della nostra provincia, che effettua lavorazioni di prodotti da forno a marchio Esselunga.
La serrata trattativa tra sindacati ed azienda, avviata con la sottoscrizione del protocollo nazionale sulle internalizzazioni lo scorso 12 dicembre, si è conclusa positivamente. È stato definito, con un accordo territoriale, un sistema di regole a salvaguardia degli organici e dei trattamenti in essere, nel delicato passaggio dagli appalti all’assunzione diretta. Il tema degli appalti è stato negli scorsi mesi, come ben noto, oggetto di un’indagine della Procura di Milano.
Una trentina di dipendenti, già in forza tramite agenzie di somministrazione, verranno assunti direttamente con contratto a termine e 61, precedentemente impiegati in appalto, saranno stabilizzati da subito a tempo indeterminato. L’accordo prevede, per i primi, un successivo confronto volto a valutare ulteriori stabilizzazioni di personale. Per i 61 assunti in pianta stabile l’accordo impegna l’azienda a riconoscere l’anzianità pregressa ai fini della maturazione di importanti istituti contrattuali quali l’inquadramento professionale, gli scatti di anzianità ed i permessi retribuiti.
È questo un risultato importante che si inserisce, in controtendenza, in un contesto generale in cui si assiste frequentemente all’esternalizzazione di rilevanti attività produttive con conseguenze spesso negative sulle condizioni e sul reddito di chi lavora.
Tuttavia il lavoro dei sindacati non si esaurisce con questa accordo: è infatti già attivo, a livello nazionale, un ulteriore tavolo di confronto volto ad estendere le internalizzazioni ad altri appalti nelle quali sono coinvolte centinaia di lavoratrici e lavoratori.