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Fondo affitti 2024 Regione Emilia-Romagna, le valutazioni di CGIL e SUNIA territoriali

31 Luglio 2024
"Positivi gli stanziamenti, ma occorre potenziare le politiche abitative"

È un giudizio articolato quello espresso da CGIL e SUNIA territoriali rispetto al sostegno economico riconosciuto da parte della Regione Emilia-Romagna inerente al fondo regionale per l’accesso all’abitazione in locazione.

Se da una parte si ritiene inaccettabile, per il secondo anno consecutivo, il mancato rifinanziamento del fondo da parte del Governo, che dimostra, oltre che miopia politica, anche mancanza di considerazione al fatto che l'accesso alla casa insieme al lavoro rappresenta un elemento centrale della vita della collettività, dall’altro va pur sottolineato lo sforzo da parte della Regione Emilia-Romagna di integrare con risorse proprie, di circa 10 milioni di euro, il sostegno alle politiche abitative.

Pur consentendo di raggiungere quanto stanziato nel 2023, come richiesto in fase di predisposizione della legge di bilancio regionale – commenta il segretario confederale CGIL Parma, Paolo Spagnoli - il nostro sindacato ritiene ancora insufficiente la cifra per rispondere al bisogno abitativo in continua espansione, e che vada quindi fatto ogni ulteriore sforzo per reperire disponibilità economiche aggiuntive da destinare al fondo affitti, non rifinanziato dal Governo anche per l’anno in corso”.

La complessa situazione economica degli ultimi anni - dichiara Yuri Ferrari, segretario generale SUNIA APU Parma - ha portato un numero sempre maggiore di famiglie a lottare per arrivare a fine mese a causa delle ingenti spese. Tra queste, l'affitto rappresenta una delle voci più gravose, che spesso è circa la metà di uno stipendio, compromettendo così il fondamentale diritto all'abitare”.

Auspichiamo – concludono Ferrari e Spagnoli - che tale intervento non rimanga isolato, ma che vi sia un impegno ad aumentare ulteriormente i finanziamenti anche regionali, così da innalzare il numero di fruitori dei benefici per il sostegno al pagamento dell’affitto, a partire dall’elevazione della soglia ISEE, oggi fissata ad 8 mila euro, riducibile da parte degli Enti locali a soli 6 mila euro. Chiediamo quindi non solo che nel territorio nessuno attui questa possibilità, ma sarà nostro obiettivo aumentare anche in sede di contrattazione decentrata la soglia di sostegno”.

 

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