30 ottobre, pensionati in piazza: "Le scelte del governo relegano gli anziani ai margini della società"

Da Parma in 250 con Spi Cgil per la manifestazione indetta a Bologna

Mercoledì 30 ottobre si svolgerà a Bologna la manifestazione indetta dallo SPI CGIL dell’Emilia Romagna nell’ambito della mobilitazione nazionale proclamata dallo SPI CGIL nazionale. Da Parma partiranno ben 5 pullman con un totale di 250 partecipanti che hanno deciso di aderire alla mobilitazione in difesa dei diritti dei pensionati, gravemente penalizzati dalla politica di questo Governo e dalla Legge di Bilancio che si appresta ad approvare. La manifestazione avrà infatti al centro i temi della difesa del potere di acquisto delle pensioni, del rifinanziamento della sanità, della rivendicazione di risorse per dare attuazione alla legge sulla non autosufficienza, dell’iniqua politica fiscale del governo, nell’ambito della più generale denuncia della inadeguatezza della politica economica: "Le scelte dell’esecutivo -spiega Valentina Anelli, segretaria generale SPI CGIL Parma- relegano gli anziani ai margini della società, ne erodono il potere di acquisto anche attraverso una politica fiscale iniqua, non guardano ai fragili, omettendo i finanziamenti alla legge sulla non autosufficienza. Sotto gli occhi di tutti ci sono i mancati investimenti per il rilancio della sanità pubblica e universale, a vantaggio della sanità privata. Il sistema socio assistenziale, che deve essere completamente riformato perché risponda alle nuove esigenze degli anziani, è stato invece ulteriormente affossato dalla mancanza di finanziamenti. In più, non si investe sui giovani, e quindi sul futuro di questo Paese, tagliando i fondi alla scuola, non pensando al lavoro e alla sua sicurezza e deregolamentando il sistema degli appalti; infine, si sperperano fondi per le guerre invece di operare per una politica di pace". L’appuntamento con la manifestazione di Bologna è per mercoledì 30, alle 9 in via Indipendenza, da dove partirà il corteo diretto in piazza Roosvelt per le conclusioni affidate a Stefano Landini, segretario Nazionale SPI CGIL e per l’intervento di Massimo Bussandri, segretario generale della CGIL Emilia Romagna.